5 LUGLIO MILANO
PIAZZA DUCA D'AOSTA H.19:00
#MAIPIÙSTRAGI
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA 'NDRANGHETA,
A SOSTEGNO DEL PROCURATORE NICOLA GRATTERI E DI TUTTI COLORO CHE RISCHIANO LA VITA A CAUSA DELLE MAFIE
ACCENDI LA LUCE SUI CRIMINI DELLA 'NDRANGHETA
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#ENONFINISCEQUI...
#MAIPIÙSTRAGI #MAIPIUSOLI #IOSTOCONGRATTERI #STOPNDRANGHETA #ACCENDILALUCE
5 LUGLIO MILANO Piazza Duca d'Aosta H.19:00
Perché
In piazza, insieme, perché nessuno sia più solo.
A inizio maggio è stato scoperto il progetto di un attentato della 'ndrangheta contro Nicola Gratteri, il Procuratore della DDA di Catanzaro.
A trent’anni dalle stragi di Palermo, siamo sces* in piazza prima per dire alla 'ndrangheta che Gratteri non si tocca, così come non si tocca nessuno di coloro che sono in prima linea contro le mafie.
Ma siamo sces* in piazza anche per affermare che la 'ndrangheta è un problema nazionale, non solo della Calabria, e si sta infiltrando dappertutto.
La 'ndrangheta è un'organizzazione eversiva per un paese democratico e la sua sconfitta definitiva deve essere un'urgenza improrogabile e una priorità assoluta per il nostro Paese.
#maipiùsoli #iostocongratteri #stopndrangheta #accendilaluce
Come aderire
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Rassegna stampa
Mai più stragi, più di 80 organizzazioni hanno aderito alla manifestazione
La manifestazione si svolgerà a Milano il prossimo 5 luglio «per ricordare che la 'ndrangheta è un problema nazionale»
Le minacce della ‘ndrangheta riguardano tutti, artisti uniti a sostegno di Nicola Gratteri
«La ‘ndrangheta mi riguarda. È un problema nostro. Non è un problema della Calabria».
Milano, il 5 luglio associazioni in piazza per sostenere Gratteri e chi rischia la vita combattendo le mafie
«In piazza, insieme, perché nessuno sia più solo». Ad oggi sono una cinquantina le associazioni che martedì 5 luglio alle ore 19 davanti alla Stazione Centrale di Milano manifesteranno a sost
L’insostenibilità della ‘ndrangheta
«A trent’anni dalle stragi non può più esistere un isolamento delle istituzioni che lavorano contro la mafia come successe a Falcone e Borsellino».
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